Edmondo Bruti Liberati | |
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Procuratore della Repubblica di Milano | |
Durata mandato | 2010 – 2015 |
Predecessore | Manlio Minale |
Successore | Francesco Greco |
Presidente di Magistratura Democratica | |
Durata mandato | 2006 – 2008 |
Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati | |
Durata mandato | 2002 – 2005 |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Professione | Magistrato |
Edmondo Bruti Liberati (Ripatransone, 10 ottobre 1944) è un magistrato italiano, ex Procuratore della Repubblica di Milano ed ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Nato a Ripatransone (Ascoli Piceno), laureato in Giurisprudenza presso la Università Statale di Milano, è stato assistente alla cattedra di Diritto penale. Fino al 2012 ha tenuto, come professore a contratto, un corso di Ordinamento giudiziario presso la Università degli Studi di Milano-Bicocca.
In magistratura dal gennaio 1970, ha svolto a Milano diverse funzioni: giudice in una sezione penale del Tribunale, quindi, nel 1976 dopo la legge di riforma dell'ordinamento penitenziario, magistrato di sorveglianza.
Dal 2011 il Procuratore pubblica il "Bilancio di Responsabilità Sociale" (BRS)[2] della Procura di Milano: un bilancio annuale di attività, costi, problemi, risultati della Procura, completato dall'indicazione delle strategie di miglioramento.
L'azione svolta in questo periodo è documentata nella relazione introduttiva al XXVII Congresso Nazionale della ANM dal titolo Giustizia più efficiente e indipendenza dei magistrati a garanzia dei cittadini Venezia 5-8 febbraio 2004[3]
Relatore in seminari presso:
Nel marzo 2014 il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo ha denunciato Bruti Liberati al CSM per presunte irregolarità nell'assegnazione dei fascicoli ai vari pool[12]. Lo scontro fra i due magistrati, séguito di tensioni che duravano già da anni[13], ha avuto ampia eco mediatica [14][15][16] ed è stato definito come "la guerra della procura di Milano" [17]. Nei confronti di entrambi i magistrati sono state avviate nel 2015 azioni disciplinari[18].
Controllo di autorità | VIAF (EN) 234916646 · ISNI (EN) 0000 0003 8579 1130 · SBN MILV005411 · LCCN (EN) nr96039198 · GND (DE) 1055804552 · BNF (FR) cb155269691 (data) |
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