Haki | |
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Ospiti oltremare Dipinto da Nikolaj Konstantinovič Roerich nel 1901, esposto alla Galleria Tret'jakov | |
Re del mare | |
In carica | V secolo |
Predecessore | Hugleikr |
Successore | Jörundr |
Re a Uppsala | |
Re mitologico della Svezia | |
Nascita | V secolo |
Morte | Golfo di Botnia, V secolo |
Padre | Hámundr |
Haki, Hake o Hakon (V secolo – Golfo di Botnia, V secolo), fu un celebre re del mare di origine danese. Pirata e grande condottiero, riuscì a conquistare il trono di Uppsala, che però riuscì a mantenere solo per pochi anni.
Figlio di Hámundr e fratello di Hagbard, le sue gesta sono menzionate nell'Skáldskaparmál, nell'Ynglinga saga, nel Nafnaþulur, nella Völsunga saga e nel Gesta Danorum. Dalle vicende con gli altri protagonisti e dalle loro genealogie, si potrebbe collocarlo nella prima metà del V secolo.
La Saga degli Ynglingar di Snorri Sturluson narra della sua conquista di Uppsala e della sua caduta.
«Haki konungur fór með her sinn til Svíþjóðar á hendur Hugleiki konungi en Hugleikur konungur safnaði her fyrir. Þá komu til liðs við hann bræður tveir, Svipdagur og Geigaður, ágætir menn báðir og hinir mestu kappar. Haki konungur hafði með sér tólf kappa. Þar var þá Starkaður gamli með honum. Haki konungur var og hinn mesti kappi. Þeir hittust á Fýrisvöllum. Varð þar mikil orusta. Féll brátt lið Hugleiks. Þá sóttu fram kapparnir Svipdagur og Geigaður en kappar Haka gengu sex móti hvorum þeirra og urðu þeir handteknir. Þá gekk Haki konungur inn í skjaldborg að Hugleiki konungi og drap hann þar og sonu hans tvo. Eftir það flýðu Svíar en Haki konungur lagði lönd undir sig og gerðist konungur yfir Svíum. Hann sat þá að löndum þrjá vetur en í því kyrrsæti fóru kappar hans frá honum og í víking og fengu sér svo fjár.[1]»
«Haki e Hagbard erano due fratelli, molto celebrati come re dei mari, guerrieri di grande valore. A volte agivano insieme, a volte per conto proprio, e molti combattenti li seguivano entrambi. Re Haki sbarcò con le proprie truppe in Svezia contro re Hugleikr, il quale, dalla sua parte, radunò una grande armata per opporsi a lui. Due fratelli vennero in suo supporto, Svipdag e Geigad, entrambi molto celebrati, e grandi guerrieri. Re Haki aveva con sé dodici campioni, e fra essi Starkad il Vecchio; e re Haki stesso era un combattente temibile. Si incontrarono a Fyrisvold, e vi fu una grande battaglia, nella quale l'armata di re Hugleikr fu presto sconfitta. Sicché i guerrieri Svipdag e Geigad si spinsero avanti valorosamente; ma i campioni avversi li fronteggiarono in sei, e furono entrambi presi prigionieri. Poi re Haki penetrò entro la difesa circolare attorno a re Hugleikr, e lo uccisero assieme ai suoi due figli. Successivamente gli svedesi fuggirono; e re Haki sottomise il paese, e divenne re degli svedesi. Stette tranquillamente a casa per tre anni, ma durante tale tempo i suoi combattenti andarono in giro in spedizioni vichinghe, e ammassarono fortune per sé.»
Svipdagr è omonimo al protagonista dello Svipdagsmál.
Snorri prosegue con raccontare della sua caduta per mano dei cugini di re Hugleikr, Jörundr ed Eirikr, re del mare loro stessi. Avvisato che gli eredi del precedente re stavano riunendo un'armata per affrontarlo, iniziò i preparativi ma insorsero i sostenitori della precedente dinastia tra il popolo, sicché alla battaglia poté presentarsi con un numero assai inferiore di uomini. Nonostante tutto riuscì a distinguersi valorosamente uccidendo il fratello Eirikr che reggeva lo stendardo di battaglia, al che gli avversari fuggirono verso le navi.
Ferito mortalmente, chiese di essere posto su un drakkar funebre a cui fu dato fuoco e fatto salpare.
Saxo Grammaticus inserisce Haki in un contesto differente. Lo descrive come re di Danimarca e Hugleikr come re d'Irlanda, del quale rimarca la cupidigia più di Snorri, e che attacca con la motivazione che nemmeno il più lontano dei regni non sarebbe rimasto intoccato dalle armate danesi. Conquistato il potere regnò con ferocia. Vendicata la morte di suo fratello Hagbard, ucciso da Sigar, dopo molti anni fu ucciso dal figlio di quest'ultimo, Siwald.
Passando dalle saghe al contesto storico, ci sarebbe da osservare che le continue incursioni vichinghe in Irlanda iniziarono nel 795[2][3], quattro secoli prima Saxo Grammaticus ma tre secoli dopo la datazione di queste vicende nel Gesta Danorum, sicché la loro ambientazione in Irlanda risulta inverosimile.