Michel Martone (Nizza, 8 gennaio 1974) è un giurista italiano. È stato viceministro del lavoro e delle politiche sociali del Governo Monti dal 29 novembre 2011 al 27 aprile 2013.[1]
Professore ordinario di Diritto del lavoro presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma La Sapienza[2], dove insegna anche Relazioni Industriali e Diritto della Previdenza Sociale.
Si è laureato in giurisprudenza all'Università La Sapienza di Roma nel 1997.[3]
Nello stesso anno inizia il dottorato di ricerca all'Università di Modena.
Nel 2000 diventa ricercatore di ruolo all'Università di Teramo e l'anno successivo professore associato di diritto del lavoro presso la facoltà di giurisprudenza della stessa Università.[3][4][5] Nel 2003 vince il concorso da professore ordinario all'Università di Siena.[3][6][5]
Martone è stato visiting professor presso l'Industrial and Labor Relations School della Cornell University[4][5], docente stabile presso la Scuola Nazionale Superiore della Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri[7] e professore incaricato di Diritto del lavoro presso la Facoltà di Giurisprudenza della LUISS.[8]
Autore di numerosi saggi su riviste scientifiche nazionali e internazionali[9][4][5], la sua seconda monografia Governo dell’economia e azione sindacale, nel Trattato di diritto commerciale e diritto pubblico dell’economia diretto da Francesco Galgano, Volume XLII, Padova, CEDAM, 2006 è stato selezionato tra i Libri dell’anno nella scienza giuridica.[9][10][11]
I suoi articoli sono pubblicati su Il Messaggero[12]. In precedenza ha pubblicato anche su Il Sole 24 Ore[13], L’Huffington Post[14] e Il Riformista[4][5], ed è stato editore del progetto editoriale Dillinger[15].
Il 28 novembre 2011 Martone è stato nominato viceministro del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del Governo Monti e ha giurato il giorno successivo.[16][17]
Ha ricevuto le deleghe alle politiche attive e passive del lavoro, all'occupazione giovanile, alla formazione, alle relazioni industriali e ai rapporti di lavoro.[18] Ha collaborato alla riforma del mercato del lavoro, a quella della previdenza sociale e ai primi provvedimenti di incentivazione delle startup[19].
Sin dall'inizio i suoi rapporti di lavoro con il ministro Elsa Fornero sono stati indicati come turbolenti.
Ha seguito gran parte dell'attività parlamentare in materia di mercato del lavoro, relazioni industriali, previdenza sociale e ammortizzatori sociali.[20]
In collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico si è occupato di gestione degli ammortizzatori sociali, di tavoli di crisi seguendo diverse trattative.[21][22][23][24][25]
È avvocato del Foro di Roma, abilitato al patrocinio presso le Supreme Corti. Titolare dello studio legale omonimo[5][4], membro dell’International Bar Association (IBA), dell’Associazione Avvocati Giuslavoristi Italiani (AGI) e dell’Associazione Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale (AIDLaSS).[26]
Su invito del Governo Macron, ed in particolare dal Ministero del Lavoro e dall’Alto Commissario per le Pensioni, è stato relatore al seminario internazionale di studio organizzato dal Senato della Repubblica Francese sulla riforma dei sistemi di welfare continentali dove ha tenuto la relazione "Retraites: leçons des réformes italiennes"[27]. È stato altresì relatore al XXI Congresso Annuale dell’Associazione Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale (AIDLaSS) Archiviato il 26 settembre 2020 in Internet Archive. con una relazione sul tema “Retribuzione e struttura della contrattazione collettiva”.[28][29]
Ha rappresentato l’Italia nel Consiglio di Amministrazione di EuroFound, la Fondazione istituita dalla Comunità europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro.[4][5] Nel 2014 è stato selezionato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti di America per partecipare all’International Visitor Leadership Program dedicato a “The Role of Public Private-Partnerships in Restructuring Economies”[4]. È stato nominato Young Global Leader dal World Economic Forum. È stato selezionato tra gli European Young Leaders dalla Fondazione Friends of Europe e da EuropaNova.[30][4]
Il 24 gennaio 2012, nel corso di un convegno sul contratto di apprendistato, ha affermato:
«È ora di dare ai nostri giovani messaggi chiari, tipo: se a 28 anni non sei ancora laureato sei uno sfigato; se a 16 anni tu scegli di lavorare in apprendistato o di iscriverti ad un istituto tecnico professionale: bravo!»
La frase ha suscitato reazioni indignate mentre altri hanno criticato il termine scelto pur condividendo la sua posizione.[31][32][33][34]. In seguito alle polemiche, Martone ha precisato che non si riferiva agli studenti lavoratori, a quelli con problemi di salute o agli studenti provenienti da famiglie con problemi economici.[33] Nel 2013 Martone ribadisce la stessa posizione, intervistato da SKY TG 24.[35]
Altri, invece, hanno approfondito le possibili agevolazioni che avrebbe avuto durante la sua carriera universitaria, in particolare in relazione al concorso da ordinario vinto a 29 anni.[36][37][38]
Martone presentò due monografie, una delle quali solamente in edizione provvisoria, che però fu successivamente selezionata tra i Libri dell'anno nella scienza giuridica.[10][9][11] Nonostante la giovane età ottenne 4 voti positivi su 5 con il solo parere negativo di Franco Liso.[39][40]
Figlio di Antonio Martone[16][17], che fu avvocato generale in Cassazione ed ex presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati[41] e che nel 2012 fu oggetto di un'inchiesta giornalistica de la Repubblica dal titolo "CiVIT, la strana consulenza al viceministro Martone"[42] che faceva riferimento a polemiche relative a un incarico da lui assunto tre anni prima e che nel 2010 era stato oggetto di un'interrogazione parlamentare sollevata dal Senatore Pietro Ichino[43][44][45].
A seguito della nomina a viceministro, lo stesso Senatore Ichino ha precisato che Michel Martone era “la scelta migliore possibile"[46][47]. Ciò nonostante Antonio Martone, per porre termine alle polemiche, ha preferito dimettersi dalla presidenza della Civit, ma non dall'authority.[48][49][50].
- Ha curato il Volume Il lavoro da remoto. Per una riforma dello smart working oltre l’emergenza, LA TRIBUNA, Piacenza, 2020[51]
- A che prezzo. L’emergenza retributiva tra riforma della contrattazione collettiva e salario minimo legale, LUISS University Press, Roma, 2019 ISBN 9788861053472
- Coautore del manuale Fondamenti di Diritto del Lavoro di Mattia Persiani ed altri, CEDAM, 2015 ISBN 9788813343668[52]
- Ha curato il Volume IV Contratto di lavoro e organizzazione, Tomo I, Contratto e rapporto di lavoro del Trattato di Diritto del Lavoro diretto da Mattia Persiani e Franco Carinci, CEDAM, 2011. ISBN 9788813312725.
- Governo dell'economia e azione sindacale, vol. XLII del Trattato di diritto commerciale e di diritto pubblico dell'economia, diretto da F. Galgano, Padova, CEDAM, 2006 ISBN 978-88-13-26899-2.
- Contratto di lavoro e beni immateriali nella Collana dell'Istituto di diritto privato dell'Università degli studi di Roma "La Sapienza", n.61 Padova, CEDAM 2002 ISBN 978-88-13-23077-7.
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