Salomè è un nome proprio di persona italiano femminile[1][2][3].
Deriva da un nome ebraico tradizionalmente ricollegato al termine שָׁלוֹם (shalom), "pace" (vocabolo a cui si rifanno anche i nomi Salomone, Assalonne e Sulamita)[1][2][3][5], anche combinato con il nome Sion (quindi "pace di Sion")[6]; tuttavia, è plausibile che derivi in realtà dal verbo shalam ("sostituire"), indicando una figlia donata da Dio per rimpiazzarne un'altra deceduta[1][2][3]. Nel primo caso il significato è identico a quello di molti altri nomi quali Pace, Concordia, Mira, Frida, Shanti, Barış e Irene, mentre nel secondo è lo stesso del nome Seth.
Il nome è portato da due personaggi nel Nuovo Testamento: Salomè, figlia di Erodiade, la quale chiese ad Erode Antipa la testa di san Giovanni Battista in cambio di una danza (vicenda ripresa in numerose opere artistiche, letterarie e musicali; ma va notato che non è mai citata per nome nel testo biblico)[1][2][3][4][5][6], e Maria Salomè, la madre degli apostoli Giacomo il Maggiore e Giovanni[1][3].
La diffusione del nome in Italia, comunque scarsissima e limitata al Lazio (specie al frusinate), è dovuta al culto verso la madre dei due apostoli, che sarebbe morta, secondo una tradizione, a Veroli (sebbene non vada esclusa, in certi casi, una ripresa colta del nome dell'altra figura biblica)[1][3]; anche in inglese il nome si è diffuso grazie a Maria Salome, successivamente alla Riforma Protestante[5]. Il suo uso in Georgia è invece dovuto al culto verso Salome di Ujiarma, venerata come santa dalla Chiesa georgiana[5].
L'onomastico ricorre il 24 ottobre in ricordo di santa Maria Salomè, moglie di Zebedeo e madre degli apostoli Giacomo e Giovanni[7]. Con lo stesso nome si ricordano anche due beate: Salome, una bavarese che visse da reclusa nell'abbazia di Niederaltaich, festeggiata il 29 giugno[4][7], e Salomea di Polonia, regina consorte di Galizia e Lodomiria e poi monaca clarissa, commemorata il 17 novembre[7].