Vittorio Hassan detto Wicky (Tripoli, 28 luglio 1955 – Roma, 16 dicembre 2011) è stato uno stilista e imprenditore libico naturalizzato italiano.
Nacque in Libia da una famiglia ebraica di commercianti di stoffe, trasferitasi a Roma nel 1967 dopo il sanguinoso pogrom della popolazione araba ai danni della comunità ebraica seguito alla vittoria israeliana nella guerra dei sei giorni. Commesso e poi direttore di un negozio di abbigliamento in via del Seminario, successivamente aprì un proprio esercizio ("Allergia") riscuotendo grande successo grazie all'intuizione di vendere prodotti e marchi non ancora distribuiti in Italia[1]. Nel 1983 lanciò il marchio Energie.
Nel 1989 con Renato Rossi fondò il gruppo Sixty ai quali sono oggi associati i brand Miss Sixty, Energie, Killah, Refrigiwear, Roberta di Camerino e Murphy & Nye, quest'ultimo diretto da Giorgio Balis .
Pochi mesi prima di morire, fine 2011, mandò una lettera [2]al giornale di centro-destra Libero il cui direttore Maurizio Belpietro pubblicò. Nella lettera affermava di essere stufo e di voler avere il diritto di sposarsi col suo compagno col quale intratteneva una seria relazione monogama da trentadue anni con il quale ebbe 3 figli: Nathan, Daniel e Sara.